Happy
New Year from Val Maira!
Parte
prima.
L'organizzazione
era partita con grande anticipo. Con lungimiranza austro-ungarica, retaggio di
tempi che furono, il G.C.G. (Grande Capo Goriziano)
aveva adocchiato il posto già dall'agosto 2005.
Con
pazienza certosina aveva tessuto la sua tela, ora magnificando la struttura
nuova di zecca e molto accogliente, ora raccordando che Piero aveva detto che
il caffè era ottimo; soprattutto narrando e scrivendo della bellezza del Preit e della possibilità di magnifiche ciaspolate da effettuarsi nei
dintorni.
Aveva
organizzato all'uopo vari sopralluoghi con un paio di soggiorni estivi e
invernali per dimostrare concretamente la validità della sua
intuizione.
Il P.A.S. (Primo Aiutante' Sottoposto) che da tempo sognava di
trascorrere un Capodanno in montagna possibilmente in un rifugio, possibilmente
con la neve, possibilmente con gli amici, possibilmente con il Gatto Silvestro,
aveva entusiasticamente abbracciato l'idea ed espresso il suo incondizionato
consenso.
Non
restava che sperare che la novità interessasse i Soci e che questi
partecipassero numerosi e che, infine, le condizioni atmosferiche non ci
tradissero.
Parte
Seconda.
I più
fortunati partono Sabato 30 Dicembre e torneranno addirittura il 2
Gennaio.
Messaggi
incrociati riferiscono a chi partirà Domenica che il tempo è buono, la neve
pure e che in rifugio si mangia benissimo (Agostina
docet !),
Domenica
arriviamo in tarda mattinata: sole e neve ci attendono per una bella camminata e
ciaspolata sulla strada per la Gardetta (gli altri, con Igor, sono partiti da un bel po'
sulla via per Soleglio Bue).
Ci
ritroviamo tutti in rifugio; appena fa buio...
La luna
illumina il sentiero innevato che percorriamo per salire alla "casetta" da dove
partiremo per la fiaccolata. Ogni tanto ci voltiamo a guardare dietro di noi il
paesino: fioche luci lo illuminano come un presepe; tutt'intorno è
silenzio.
Lo
scenario è veramente suggestivo; il profilo delle montagne si disegna deciso sul
blu intenso del cielo punteggiato di stelle, la neve ammanta ogni cosa
riverberando con il suo candore la luce lunare.
Sono
appena le diciotto ma sembra notte fonda; ci scambiamo gli auguri un po' in
anticipo "brindando" con gustosi cioccolatini, poi accendiamo le fiaccole e
lentamente torniamo in paese; dal rifugio i nostri dicono che l'effetto
scenografico è bello: una sinuosa, luminosa scia si avvicina piano piano.
Mi piace
pensare che la calda luce delle fiaccole sia veramente simbolo di augurio per
giorni nuovi, sereni e positivi per noi e per tutti: Happy New Year, Buon Anno Montagnin, ovunque
voi siate!
Il
brindisi di Mezzanotte ci coinvolge in un allegro vociare: abbracci, auguri,
sorrisi, panettone, botti, cori sgangherati che il povero Pierluigi sopporta con
rassegnata pazienza Poi tutti in branda ad ascoltare ben altri cori: i solisti
fanno a gara per l'acuto migliore.
Il 2007 è
incominciato... ancora Buon Anno e Buon Cammino a tutti!
Elisa