2007 nr.1
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Happy New Year from Val Maira!

Parte prima.

L'organizzazione era partita con grande anticipo. Con lungimiranza austro-ungarica, retaggio di tempi che furono, il G.C.G. (Grande Capo Goriziano) aveva adocchiato il posto già dall'agosto 2005.
Con pazienza certosina aveva tessuto la sua tela, ora magnificando la struttura nuova di zecca e molto accogliente, ora raccordando che Piero aveva detto che il caffè era ottimo; soprattutto narrando e scrivendo della bellezza del Preit e della possibilità di magnifiche ciaspolate da effettuarsi nei dintorni.
Aveva organizzato all'uopo vari sopral­luoghi con un paio di soggiorni estivi e invernali per dimostrare concretamente la validità della sua intuizione.
Il P.A.S. (Primo Aiutante' Sottoposto) che da tempo sognava di trascorrere un Capodanno in montagna possibilmente in un rifugio, possibilmente con la neve, possibilmente con gli amici, possibilmente con il Gatto Silvestro, aveva entusiasticamente abbracciato l'idea ed espresso il suo incondizionato consenso.
Non restava che sperare che la novità interessasse i Soci e che questi partecipassero numerosi e che, infine, le condizioni atmosferiche non ci tradissero.

Parte Seconda.

I più fortunati partono Sabato 30 Dicembre e torneranno addirittura il 2 Gennaio.
Messaggi incrociati riferiscono a chi partirà Domenica che il tempo è buono, la neve pure e che in rifugio si mangia benissimo (Agostina docet !),
Domenica arriviamo in tarda mattinata: sole e neve ci attendono per una bella camminata e ciaspolata sulla strada per la Gardetta (gli altri, con Igor, sono partiti da un bel po' sulla via per Soleglio Bue).
Ci ritroviamo tutti in rifugio; appena fa buio...
La luna illumina il sentiero innevato che percorriamo per salire alla "casetta" da dove partiremo per la fiaccolata. Ogni tanto ci voltiamo a guardare dietro di noi il paesino: fioche luci lo illuminano come un presepe; tutt'intorno è silenzio.
Lo scenario è veramente suggestivo; il profilo delle montagne si disegna deciso sul blu intenso del cielo punteggiato di stelle, la neve ammanta ogni cosa riverberando con il suo candore la luce lunare.
Sono appena le diciotto ma sembra notte fonda; ci scambiamo gli auguri un po' in anticipo "brindando" con gustosi cioccolatini, poi accendiamo le fiaccole e lentamente torniamo in paese; dal rifugio i nostri dicono che l'effetto scenografico è bello: una sinuosa, luminosa scia si avvicina piano piano.
Mi piace pensare che la calda luce delle fiaccole sia veramente simbolo di augurio per giorni nuovi, sereni e positivi per noi e per tutti: Happy New Year, Buon Anno Montagnin, ovunque voi siate!
Il brindisi di Mezzanotte ci coinvolge in un allegro vociare: abbracci, auguri, sorrisi, panettone, botti, cori sgangherati che il povero Pierluigi sopporta con rassegnata pazienza Poi tutti in branda ad ascoltare ben altri cori: i solisti fanno a gara per l'acuto migliore.

Il 2007 è incominciato... ancora Buon Anno e Buon Cammino a tutti!

 

                                                                               Elisa