Nel
1976 i Montagnin hanno avuto in “Comodato gratuito” dal socio Nino Topini e
famiglia, un gruppo di 3 case-baite a Scopa in Val Sesia, con lo scopo
dichiarato, sia di Nino che della Società di trasformarle in un rifugio dove
potessero accedere tutti i Soci per effettuare vacanze con i famigliari,
soggiorni, escursioni ed ogni altra attività. Per
raggiungere il Pudel bisognava salire per un sentiero, a tratti ripido, che
comportava circa trenta minuti di salita,
per un dislivello di circa 150 metri. Fortunatamente il Rifugio era
servito da una teleferica. La
sistemazione delle tre casette (sia interna che esterna) ha rappresentato un
grande impegno organizzativo, economico e , per tanti soci , molta fatica per mettere il Pudel in grado di ricevere i
Montagnin. Il
mio primo impatto con il Pudel, avvenne in occasione della gita organizzata il
10 maggio 1987 (con un pullman di 50 persone) per far conoscere ai Montagnin il
Rifugio. Visto
il lavoro che c’era ancora da fare, pensai che
anch’io, non potevo esimermi dal
dare una mano per rendere più accogliente il Rifugio. Infatti, le tre casette erano abitabili (anche se
ancora occupate dai ghiri) mancavano però i servizi igienici. Con Natale
Riminucci, Stefano Schenone, Ruggero De Ceglie, Vittorio Dal Passo, ed altri
soci che si alternavano nei vari fine settimana, iniziammo e portammo a termine
la costruzione di due bagni e anche di una doccia con acqua calda. Ora
il Rifugio era in grado di ricevere i soci con tutte le funzionalità
necessarie, ma negli anni seguenti la richiesta di soggiorni da parte dei Soci non
andava ad aumentare. Unica eccezione i soggiorni per Pasqua e qualche
breve soggiorno estivo. Nel
1994 per rinnovare il permesso di esercizio della teleferica bisognava
intraprendere dei lavori finanziariamente gravosi per la Società. Inoltre
bisognava mettere a norma l’impianto dei servizi igienici, con un’ulteriore
aggravio di spesa. Nel
frattempo, non c’erano richieste, da
parte dei Soci, di usufruire del Pudel, nonostante fossero state organizzate
gite con il pullman per propagandare il Rifugio. Tale
situazione nel 1997, fu determinante per indire un’assemblea nella quale venne
sancita la rinuncia al Pudel ed il suo ritorno agli eredi. Igor
Birsa |